C’era una volta, tanto tempo fa, nelle terre di Ripacandida, una povera donna di nome Soriana, che viveva di stenti con i suoi tre figli.

Soriana un brutto giorno si ammalò e, quando sentì che era giunta la sua ora, chiamò i figli e lasciò loro le sole cose che aveva: al primo una madia dove impastava il pane, al secondo un tagliere sul quale dava forma al pane, e a Fortunio, che era il più piccino, una gatta.

Dopo la morte della povera donna (после смерти бедной женщины) le vicine di casa (соседи дома), quando ne avevano bisogno (когда в этом имели нужду), andavano a chiedere in prestito (ходили просить взаймы) ai fratelli maggiori (у старших братьев) ora la madia, ora il tagliere (то квашню, то кухонную доску), e facevano per loro una focaccia (и делали для них лепешку), con la quale si sfamavano (которой они кормились: «избавлялись от голода»; fame — голод). Ma quando Fortunio ne chiedeva un pezzettino (но когда Фортунио от нее просил кусочек), i suoi fratelli gli dicevano (его братья ему говорили):

“Va’ dalla tua gatta (или к твоей кошке), che te lo darà lei (пусть тебе это даст она)”, e così (и таким образом) lui aveva sempre fame (он имел всегда голод).

La gatta, che era fatata (кошка, которая была волшебной), sentì compassione per Fortunio (почувствовала сострадание к Фортунио) e un giorno gli disse (и однажды ему сказала):

“Padrone (хозяин), non ti disperare (не отчаивайся), ci penso io (об этом подумаю я), e avremo tutto quello (и мы будем иметь все то) che ci serve per vivere (что требуется для жизни)”.

Dopo la morte della povera donna le vicine di casa, quando ne avevano bisogno, andavano a chiedere in prestito ai fratelli maggiori ora la madia, ora il tagliere, e facevano per loro una focaccia, con la quale si sfamavano. Ma quando Fortunio ne chiedeva un pezzettino, i suoi fratelli gli dicevano:

“Va’ dalla tua gatta, che te lo darà lei”, e così lui aveva sempre fame.

La gatta, che era fatata, sentì compassione per Fortunio e un giorno gli disse:

“Padrone, non ti disperare, ci penso io, e avremo tutto quello che ci serve per vivere”.

Uscì di casa (вышла из дому) e andò in un campo (и пошла в поле), si distese (разлеглась; distendersi — простираться; ложиться, растягиваться) facendo finta di dormire (делая вид, что спит) e quando le passò accanto una lepre (и когда к ней подошел близко заяц) l’acchiappò (поймала его), la mise nel suo carniere (положила его в свою охотничью сумку) e andò a bussare al palazzo del re (и пошла стучаться во дворец короля): quando il re di Ripacandida seppe (когда король Белоснежного Берега узнал) che c’era una gatta (что там была кошка) che gli voleva parlare (которая хотела с ним поговорить), la fece entrare (велел впустить ее) e le domandò (и спросил ее) cosa voleva (что она хотела).

La gatta rispose (кошка ответила) “Messer Fortunio, mio padrone (господин Фортунио, мой хозяин), ha preso questa lepre (поймал этого зайца; prendere — брать) e te la manda in dono, maestà (и тебе его посылает в дар, Ваше Величество)”, e così dicendo (и так говоря) aprì il carniere (открыла охотничью сумку) e gli mostrò la sua caccia (и ему показала свою добычу).

Il re gradì il dono (король принял с удовольствием подарок; gradire — принимать благосклонно/с удовольствием) e quando le chiese (и когда ее спросил; chiedere) chi era questo Fortunio (кто был этот Фортунио) la gatta rispose (кошка ответила; rispondere):

“Il mio padrone (мой господин) è un giovane (есть молодой человек) tanto buono, bello e vigoroso (столь добрый, красивый и сильный) che nessuno può competere con lui (что никто не может соперничать с ним)”.

Uscì di casa e andò in un campo, si distese facendo finta di dormire e quando le passò accanto una lepre l’acchiappò, la mise nel suo carniere e andò a bussare al palazzo del re: quando il re di Ripacandida seppe che c’era una gatta che gli voleva parlare, la fece entrare e le domandò cosa voleva.

La gatta rispose “Messer Fortunio, mio padrone, ha preso questa lepre e te la manda in dono, maestà”, e così dicendo aprì il carniere e gli mostrò la sua caccia.

Il re gradì il dono e quando le chiese chi era questo Fortunio la gatta rispose:

“Il mio padrone è un giovane tanto buono, bello e vigoroso che nessuno può competere con lui”.

Allora il re fece i complimenti alla gatta (тогда король похвалил кошку: «сделал комплименты кошке»), le diede bene da mangiare (ей дал хорошо наесться) e bene da bere (и хорошо напиться), e quando lei si fu riempita la pancia (и когда она себе наполнила живот), lesta lesta (проворно-проворно) con la zampina riempì il carniere (лапой наполнила охотничью сумку) di cose buone (хорошими вещами), mentre nessuno la vedeva (пока никто ее не видел), poi salutò il re (затем попрощалась с королем) e portò tutto a Fortunio (и отнесла все к Фортунио).

I fratelli, quando lo videro mangiare così bene (братья, когда увидели, что он ест так хорошо: «когда его увидели кушать так хорошо») gli chiesero (спросили у него) dove aveva preso (где он взял) quelle squisitezze (те вкуснятины), e lui rispose (и он ответил):

“Me le ha date la mia gatta (мне их дала моя кошка)”, lasciandoli con un palmo di naso (оставив их с носом: «с ладонью носа»).

Allora il re fece i complimenti alla gatta, le diede bene da mangiare e bene da bere, e quando lei si fu riempita la pancia, lesta lesta con la zampina riempì il carniere di cose buone, mentre nessuno la vedeva, poi salutò il re e portò tutto a Fortunio.

I fratelli, quando lo videro mangiare così bene gli chiesero dove aveva preso quelle squisitezze, e lui rispose:

“Me le ha date la mia gatta”, lasciandoli con un palmo di naso.

La gatta continuò (кошка продолжала) per molto tempo (долгое время) a portare al re gli animali che cacciava (приносить королю животных, которых ловила), dicendo che glieli mandava il suo padrone (говоря, что ему их посылал ее хозяин), così mangiava bene (таким образом ела хорошо) e riempiva il suo carniere (и наполняла свою охотничью сумку) di cose buone per Fortunio (хорошими вещами для Фортунио), finché un giorno si stancò (пока однажды не устала) di tutta la fatica (от всего труда) che doveva fare avanti e indietro (который должна была делать туда-сюда), allora chiamò Fortunio e gli disse (тогда позвала Фортунио и сказала ему):

“Padrone (хозяин), se farai come ti dirò (если сделаешь, как я тебе скажу), presto diventerai ricchissimo (быстро станешь очень богатым)”.

“E in che modo (и каким образом)?”, le chiese il giovane (спросил ее юноша).

La gatta rispose (кошка ответила): “Vieni con me (иди за мной: «приходи со мной») senza far tante domande (не задавая много вопросов), che io voglio (потому что я хочу) proprio farti star bene (как раз сделать, чтобы ты процветал: «как раз сделать тебя стоять/пребывать/жить хорошо»)”.

La gatta continuò per molto tempo a portare al re gli animali che cacciava, dicendo che glieli mandava il suo padrone, così mangiava bene e riempiva il suo carniere di cose buone per Fortunio, finché un giorno si stancò di tutta la fatica che doveva fare avanti e indietro, allora chiamò Fortunio e gli disse:

“Padrone, se farai come ti dirò, presto diventerai ricchissimo”.

“E in che modo?”, le chiese il giovane.

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