Barzellette”. Leggete i seguenti aneddoti sugli italiani del nord e del sud

1. Secondo uno stereotipo gli abitanti di Genova sono molto avari. Un genovese vuole far pubblicare la notizia della morte della moglie e detta il testo all’impiegato dell’ufficio: “Morta Carla”.

L’impiegato gli dice: "Se volete, potete aggiungere altre tre parole, tanto il costo è lo stesso".

E quello: "Morta Carla. Vendo bicicletta rossa".

2. Un padre di famiglia genovese, Enrico, sta morendo. Ormai costretto a letto, sentendo che le forze lo stanno abbandonando del tutto, vuole attorno a se l'intera famiglia. Con voce fioca chiama all'appello i componenti della famiglia:
P: Maria, moglie adorata e madre dei miei figli... non ti vedo... ci sei?
M: Certo, caro, ci sono, sono qui al tuo fianco....
P: Giuseppe, mio primogenito... tu che dovrai mandare avanti i campi... ci sei?
G: Certo, padre, sono qui, al vostro fianco...
P: E la mia figliola, Sara, c'è...?
S: Si, padre, sono qui anch'io...
P: E Carlo, il più piccolo...?
M: Si, caro, c'è anche Carlo...
P: Ma se siete tutti qua... perché diavolo c’è la luce accesa in cucina!!???!

3. Dio creò la Padania (regione del Nord), poi si accorse dell'errore e creò la nebbia.

4. In un paesino qualsiasi del Sud Italia c'è un signore che beve da una fontana di acqua inquinata. Un altro signore da una finestra poco lontana cerca di catturare la sua attenzione:

- Ehi... signore... EEHHEEEE! L'acqua non è potabile!

Ma il signore alla fontana non risponde. Allora l’altro, di nuovo gridando:

- Ehi! Scusi, signore, l'acqua non è potabile! E' velenosa, starete malissimo!!!

Ma l'altro niente, non risponde.

- Signore, mi sente? L'acqua non è potabile!!!

E quello alla fontana (con accento milanese):

- Uè!!! Cusa l'è che vuoi? (Cosa vuoi?)

E l'altro (con accento del sud):

- Bevite chiano, che è fredda...(Beva piano, l’acqua è fredda)

5. Due napoletani, Ciro e Antonio, dopo aver speso tutti i soldi nella grande Milano si ritrovano con il problema di come tornare a casa! Decidono allora di separarsi e chiedere l'elemosina, per racimolare la cifra necessaria per far ritorno nella loro calda Napoli. Si danno perciò appuntamento alla stazione di Milano in un'ora.

Dopo un'ora, i due si ritrovano e Ciro chiede ad Antonio come gli è andata. Antonio risponde:

- Cirù, è proprio vero... i settentrionali sono gente fredda... pensa un po', mi sono camuffato per bene da povero cieco e mi son messo a Piazza Duomo con un cartello con sù scritto "POVERO CIECO HA FAME" e nonostante tutto ho racimolato solo 11 euro. A te invece com'è andata?

E Ciro:

- Ho raccolto tremila euro!

Antonio rimane allibito e gli domanda:

- E come hai fatto?

Ciro con molta calma dice:

- Semplice Toni'... sono rimasto qui in stazione, ho preso un pezzo di carta e con una matita ho scritto: "POVERO MERIDIONALE VUOLE TORNARE A CASA!"

22. Polentoni e terroni:

Polentone letteralmente significa mangiatore di polenta, un alimento storicamente molto diffuso nella cucina povera dell'Italia settentrionale. Fino ai primi anni del XX secolo, infatti, la polenta rappresentava l'alimento base, se non esclusivo, delle popolazioni del nord Italia. Il termine è usato in senso dispregiativo nei confronti degli italiani del Nord. Questi ultimi usano il termine terrone per offendere gli abitanti del Sud. Il termine sottolinea l’appartenenza al mondo contadino arretrato.

Barzellette”. Leggete i seguenti aneddoti sugli italiani del nord e del sud - student2.ru 23. Provate a leggere i seguenti proverbi in diversi dialetti italiani:

La differenza non solo tra settentrionali e meridionali ma anche tra abitanti di diverse regioni italiane è rafforzata dall’uso dei dialetti che in Italia sono molto vari e molto diversi l’uno dall’altro.

L'ægua a derrûa e mûage e ö vin ö tegne in pê grandi e piccin. L'acqua abbatte anche i muri, il vino invece tiene in piedi grandi e piccini. (Liguria)

Tre so' li putienti: lo Papa, lo Rre e chi no tene nienti. Tre sono i potenti: il Papa, il Re e chi non ha nulla. (Campania)

Quannu u patri duna o figghio rire upatri e rire u fighhiu; quannu u fighhiu duna o patri chiangi u patri e chiangi u fighiu. Quando il padre dà al figlio ride il padre e ride il figlio; quando figlio dà al padre piange il figlio e piange il padre. (Sicilia)

Femmene ciucce e crape tènen a stessa capa. Donne, asini e capre hanno la stessa testa. (Basilicata)

A ccí no' ttén' uè e lli vé akkjànn' vièt' a kúdd' Kríst' ka ng' li mànn'. A chi non ha guai e (se) li va a cercare beato Dio che glieli manda. Stattene sempre buono buono e cerca di rischiare il meno possibile. (Puglia)

FESTE IN ITALIA

Imparate queste parole ed espressioni a Natale/ a Capodanno/ a Pasqua/ a Carnevale, addobbare, Babbo Natale, Befana, cenone, Carnevale, Capodanno, decorare, divertirsi, Epifania, festa nazionale, festa religiosa, festa popolare, festeggiare, Gesù Bambino, in costume, maschera, Natale, natalizio, panettone, Pasqua, Pasquetta, presepio, Re Magi, regalare, rito, Settimana Santa/ Sabato Santo, scambiarsi i regali/gli auguri, stalla, stella cometa, tradizionale, “Auguri!/ Buon Natale!/ Buon Anno!/ Buona Pasqua!”

1. Traducete il testo “Feste del calendario italiano”:

Natale, 25 dicembre.La festa forse più popolare dell'anno: ricorda la nascita di Gesù. Riti: Albero di Natale, presepe, regali portati da Babbo Natale o da Gesù Bambino.

Capodanno, 1° gennaio.Primo giorno dell'anno. Riti: Fuochi d’artificio a mezzanotte durante la notte di San Silvestro (tra il 31 dicembre e il 1° gennaio), brindisi con spumante, bacio a tutti gli amici. Mutande rosse come portafortuna e un piatto di lenticchie come augurio di ricchezza per il nuovo anno. Le persone si dicono "Auguri!" e "Buon Anno!"

Epifania, la Befana 6 gennaio. L’Epifania ha tradizioni antichissime: oggi nella tradizione cattolica essa è collegata al giorno dell’arrivo dei tre Re Magi nella grotta di Gesù Bambino. Riti: i bambini - la sera del 5 gennaio - mettono una calza vicino al letto. Di notte passa la Befana e lascia nella calza regali ai bambini buoni e carbone ai bambini cattivi.

Pasqua, tra 22 marzo e 25 aprile.Pasqua è il giorno della Resurrezione di Gesù Cristo. La settimana precedente è la Settimana Santa. In particolare sono importanti per la religione i giorni di Venerdì e Sabato Santo.Riti: uova di cioccolato con dentro un regalino. Se possibile si fa una breve vacanza (Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi!)

Festa della Repubblica, 2 giugno. Il 2 giugno del 1946, dopo un referendum, gli italiani decidono di non volere più la monarchia e scelgono la Repubblica. I re d’Italia vanno in esilio. Riti: grande parata militare in Via dei Fori Imperiali a Roma.

Ferragosto, 15 agosto.Non tutti sanno che questa è anche una festa religiosa che ricorda l'Ascensione della Madonna in cielo. In realtà il 15 agosto ha ancora oggi una forte caratteristica di festa pre-cristiana: è il cuore dell'estate e si festeggia al mare, in montagna e nei posti di villeggiatura.

Oltre a queste, in italia ci sono moltissime altre feste tradizionali locali, chiamate anche sagre, che si tengono in ogni regione ed ogni città. Conoscete qualcuna di queste feste? Quali?

presepe: изображение Рождества Христова fuochi d’artificio: фейерверк brindisi: тост spumante: игристое вино lenticchie: чечевица Epifania: Богоявление re Magi: волхвы esilio: ссылка Ferragosto: праздник Успения Богородицы


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